venerdì 11 aprile 2014

FINALMENTE  ha ottenuto l'approvazione del senato e in breve passerà anche alla camera, il disegno di legge che inasprisce le pene per chi esercita abusivamente una professione, compresa quella di agente di mediazione in campo immobiliare.


le sanzioni scatteranno anche in presenza di una sola infrazione.


Il testo licenziato dal senato modifica le pene stabilite dall'articolo 348 del codice penale che prevede sei mesi di reclusione e una multa tra i 103 e i 526 euro. se il ddl entrasse in vigore, chi esercita la professione di agente immobiliare senza essere iscritto nell'apposito ruole tenuto della camera di commercio, incorrerebbe in una pena fino a un massimo di due anni di reclusione e una multa tra 10.329 e 52.646 euro.


Esiste già una norma che sanziona il reato di abusivismo in campo immobiliare, ma l'applicazione delle sanzioni penali avviene alla ripetizione per tre volte della condotta abusiva. ora con le modifiche al vaglio del parlamento, basta che l'esercizio abusivo avvenga una sola volta per far scattare l'applicazione delle sanzioni penali, oltre che naturalmente la restituzione dei proventi della mediazione.

giovedì 6 marzo 2014

Le tre verità sul mercato immobiliare



Troppo spesso ci si lamenta di questo o di quello, del perché il settore ristagna, chiedendoci i motivi di questa crisi che ci attanaglia da ormai diversi anni, o dando colpe a destra e a sinistra senza capire i reali motivi. Ma  I motivi sostanziali possono essere riassunti in tre punti fondamentali:

1) l'eccessiva valutazione degli immobili. 
Questo è il punto principale, quello che determina l'andamento delle trattative. Purtroppo questo aspetto e' gravemente influenzato dalla bolla immobiliare di qualche anno fa, ormai esplosa, con le debite conseguenze, ma che ancora condiziona negativamente il pensiero dei  proprietari degli immobili, spesso vittime incoscienti di un acquisto in tal periodo, che ne travisa  la giusta stima nei tempi attuali. Se poi a questi ci aggiungiamo una mediocre professionalità, e scarsa esperienza,nel consigliare e stimare gli immobili, da gran parte della categoria, abbiamo i risultati , con le gravi conseguenze che adesso conosciamo. Ad oggi, si dovrebbe essere consapevoli che il prezzo degli immobili, per poter sperare di essere transato, dovrebbe essere in linea con quelle che sono le capacità di reddito e gli stipendi dei potenziali compratori. E vista l'inflazione, e la grave recessione che stiamo attraversando, devono avere un prezzo di mercato almeno il 30% in meno di quello che ancora oggi ,il venditore "crede " di ottenere .

2) erogazione del credito.
 Si è vero , le banche governano l'economia e fanno la parte del leone, con tassi da usura e condizioni dittatoriali, ma è anche vero che dove vedono garanzie erogano. E lo fanno con più criterio rispetto al passato. Cosa che non avevano prima, quando finanziavano cifre da capogiro oltre il valore reale dell'immobile compravenduto...e parte di questa politica errata la stiamo scontando adesso. Oggi fanno bene ad essere più caute, ad erogare somme in maniera proporzionale a quello che è il valore del bene e la capacità di reddito del mutuatario. Quindi il problema non è la banca ma la garanzia di un lavoro duraturo nel tempo....chi è' che si impegna per 15 o 20 anni con una ipoteca per diverse migliaia di euro  con la paura di essere licenziato domani? E soprattutto quale banca si impegna con tale individuo quando non ne ha le garanzie??....ed è' qui che dovrebbero intervenire le istituzioni, e il governo, ma qui si sconfina in un discorso diverso e più ampio....

3) riqualificazione del settore professionale. 
Chi compra e'diffidente, ha paura o vuole spendere poco, perché in cambio il servizio reso e' pessimo. Colpa della cialtroneria di alcuni colleghi, per non dire di peggio, e dal fatto che questo lavoro e' svolto da persone inqualificate, improvvisate e inadatte e Inoltre chi ha i requisiti richiesti dalla legge ( mi viene da ridere !) non sempre ha l'esperienza la serietà e la professionalità che ci dovrebbe distinguere, o comunque la supervisione di colleghi più esperti che dovrebbero fare da guida........il tutto condito abbondantemente da un mare di abusivi , compresi i professionisti  di altri settori ,che  inquinano negativamente questa professione....... E le associazioni di categoria che fanno?....fanno quello che i sindacati fanno in altri ambiti professionali e lavorativi , si preoccupano solamente di andare in giro a fare riunioni e convegni in giacca e cravatta tutti compiaciuti nei loro bei discorsi ma fortemente preoccupati a mantenere stipendio e poltrona.....in 18 anni che faccio questo lavoro, con orgoglio non mi sono mai associato a nessuna categoria, anche perché ho visto calpestare i nostri diritti da chiunque, senza che nessuno di loro alzasse un dito o facessi qualcosa di concreto......e mi ricorda un po' la nostra casta politica....ma questo e un altro discorso......
Una buona serata a tutti